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Rossini the aesthetician

Published online by Cambridge University Press:  27 August 2008

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Like many composers of his period – and not just Italians – Rossini in his creative phase was no theorist: he was a practitioner, exclusively devoted to his craft. Theory was at one with practice; thinking fused with doing. It is thus fruitless to search Rossini's writings for some account of his poetics during his career in the opera house, and this not so much because he lacked time to provide one, involved though he was in hectic production schedules, but because his mental framework militated against it. He never discussed these matters in a treatise, never produced a formal plan of action for his work, and scarcely raised the subject even when writing to friends and colleagues. A systematic search through his correspondence bears little fruit, the sole exceptions being two letters from 1868 to Lauro Rossi and Filippo Filippi.

Type
Research Article
Copyright
Copyright © Cambridge University Press 1994

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References

1 These letters are discussed by, among others, Lippmann, Friedrich, in ‘Sull'estetica di Rossini’, Bollettino del Centro rossiniano di studi, [8] (1968), 62–9.Google Scholar

2 Una passeggiata in compagnia di Rossini, in Zanoliní, Antonio, Gioachino Rossini (Paris, 1836), 1418.Google Scholar This text, together with another containing a general discussion of Rossini's output, was reprinted in the Florentine periodical II ricoglitore, 24 and 31 07 1841.Google Scholar Both contributions also appeared in a separate publication: Rossini e la sua musica. Una passeggiata con Rossini, . Articoli estratti dal Ricoglitor fiorentino (Florence, 1841)Google Scholar – subsequent references are made to this edition – while Una passeggiata in compagnia di Rossini was included as an appendix in Zanolini's, AntonioBiografia di Gioachino Rossini (Bologna, 1875), 283–92Google Scholar, and more recently in Rognoni, Luigi, Rossini (Parma, 1956; rev. edn Turin, , 1968, 1977), 313–19.Google Scholar Compared with the 1836 (and 1841) version, the 1875 one has small changes and amendments which, however, do not alter the sense.

3 Hiller, Ferdinand, ‘Plaudereien mit Rossini’, Kölnische Zeitung, 22–3 and 25–30 10 1855Google Scholar, reprinted in Aus dem Tonleben unserer Zeit, II (Leipzig, 1868), 184.Google Scholar See ‘Gli scritti rossiniani di Ferdinand Hiller’, ed. Joerg, Guido Johannes, Bollettino del Centro rossiniano di studi, 32 (1992), 63ff.;Google ScholarMüller, Reto, ‘Rossini e Hiller attraverso i documenti e gli scritti’Google Scholar, ibid., 33–62.

4 Michotte, E[dmond], Souvenirs personnels. La visite de R Wagger à Rossini (Paris 1860). Détails inédits et commentaires (avec portraits) (Paris, 1906).Google Scholar

5 [Zanolini, ], Una passeggiata, 30.Google Scholar

6 See Benedetto, Renato Di, ‘Lineamenti di una teoria della melodia nella trattatisdca italiana fra il 1790 e il 1830’, Analecta musicologica, 21 (1982), 421–43Google Scholar, here 423–4: ‘arte d'imitazione come la pittura e scoltura’; ‘un'ape di combinare i suoni in modo grato all'orecchio’; ‘espressivo di tutti gli umani affetti, e penetrante nel più intimo de' cuori’.

7 Martignoni, Ignazio, Del bello e del sublime libri due (Milan, 1810), 37–8:Google Scholar ‘Ma questo mirabile accordo non altrove più aperto si mostra che nella musica, sia che si consideri come una imitazione, sia che si prenda per un'ape il di cui scopo è di blandire dolcemente l'orecchio’.

8 Picchianti, Luigi, Principî generali e ragionati della musica teorico–pratica (Florence, 1834), 191–2;Google Scholar the pages devoted to the problem form the climax and end of his treatise. Petra, Vincenzo, Sulle condizioni dell'odierna musica italiana. Ragionamento (Naples, 1854), 3940.Google Scholar

9 Asioli, Bonifazio, II maestro di composizione, ossia Seguito al Trattato d'armonia (Milan, [1832]), 41.Google Scholar

10 Ibid., 42.

11 Ibid.: ‘alcuni generi di musica ideale che non appartengono alle due suindicate specie d'imitazione, generi ai quali l'uso ha fissato delle leggi rapporto ai tempi, ai movimenti ed ai modi’.

13 [Zanolini, ], Una passeggiata, 31:Google Scholar ‘La musica non intende e la è impossibile di far pervenire all'orecchio umano una imitazione di tutto ciò che l'uomo intende’.

14 Lichtenthal, Pietro, Estetica (Milan, 1831), 211.Google Scholar On this treatise, see Vecchi, Giuseppe, ‘Le idee estetiche musicali in Italia nel primo Ottocento e l' Estetica di P. Lichtenthal (1831) e di R. Boucheron (1842)’, Quadrivium, 17 (1976), II, 539.Google Scholar

15 [Zanolini, ], Una passeggiata, 32: ‘La musica non può che imitare imperfettamente quella realità che si manifesta pel suono, come la pioggia, il tuono, l'oragano, le grida lamentevoli e gli slanci della gioia. Si, sono d'accordo che il canto, espressivo di sua natura, imiti in qualche maniera la declamazione’.Google Scholar

16 Ibid.: ‘La musica è un'arte sublime precisamente perché, mancando di mezzi per imitare la realtà, ella si slancia al di là della natura ordinaria in un mondo ideale, e per la potenza della celeste armonia, scuote le passioni umane. La musica, vi ripeto, è un'arte tutta ideale: essa non è un'arte imitativa’.

17 Ibid., 34.

18 Lichtenthal, Pietro, Dizionario e bibliografia della musica, I (Milan, 1826), 326:Google Scholar ‘L'effetto della musica va ancora oltre, risvegliando nell'anima nostra lo stesso sentimento ch'eccita l'oggetto presentato’.

19 Stendhal, , Vie de Rossini (Paris, 1824), chap. XX:Google Scholar ‘peut peindre les nuances de passions les plus fugitives, des nuances qui échapperaient à la plume des plus grands écrivains; on peut même dire que son empire commence où finit celui de la parole’.

20 [Zanolini, ], Una passeggiata, 34–5.Google Scholar

21 Polinnia europea, ossia Biblioteca universale di musica storico–scientifica–letteraria e curiosa–dilettevole, I (Bologna, 1823),Google Scholar ‘nessuno ignora essere la facoltà del suono e del canto, considerandola come facoltà tativa, di tutti i popoli della terra patrimonio universale, sotto il cui rispetto la musica fu appellata scherzevolmente cosmopolita’.

22 [Zanolini, ], Una passeggiata, 36–7, 38.Google Scholar

23 Santucci, Marco, Sulla melodia, sull'armonia e sul metro (Lucca, 1828), 70.Google Scholar

24 Maier, Andrea, Della imitazione pittorica (Venice, 1818)Google Scholar; Carpani, Giuseppe, Del bello ideale e delle opere di Tiziano. Lettere (Padua, 1820;Google Scholar already published in the Biblioteca italiana [1819] and later reprinted with the title Le Maieriane [Padua, 1824] )Google Scholar; Maier, , Apologia del libro della imitazione pittorica (Ferrara, 1820).Google Scholar

25 [Zanolini, ], Una passeggiata, 35.Google Scholar

26 Ibid., 38–9. This was a topos in the Italian theoretical tradition: witness the prescriptions of Algarotti, Francesco (Saggio sopra l'opera in musica [Livorno, 1763], 35–6)Google Scholar, Antonio, Planeffi (Dell'opera in musica [Naples, 1772], 77–8)Google Scholar, Milizia, Francesco (Del teatro [written in 1772 but published in 1794], 86–8)Google Scholar and Arteago, Stefano (Le rivoluzioni del teatro musicale italiano, II [Bologna, 1785], 74–6).Google Scholar

27 Reicha, Antoine [Anton], Traité de mélodie (Paris, 1814)Google Scholar; Gervasoni, Carlo, La scuola della musica (Piacenza, 1800);Google Scholaridem, Nuova teoria di musica (Parma, 1812).Google Scholar On these treatises, see Benedetto, Di, ‘Lineamenti di una teoria’ (n. 6);Google Scholar and Bernardoni, Virgilio, ‘La teoria della melodia vocale nella trattatistica italiana (1790–1870)’, Acta musicologica, 72 (1990), 2961.CrossRefGoogle Scholar

28 Given in Benedetto, Di, ‘Lineamenti di una teoria’, 423–4:Google Scholar ‘considerabilissimo abbaglio… di credere che l'espressione delle parole consista nella forza di una sola parola’.

29 Carpani, Giuseppe, Le Rossiniane (Padua, 1824), 6970, 78.Google Scholar

30 From the article (by ‘X’.), Pensieri sulla musica melodrammatica’, in L'arte, II/32, 21 04 1852Google Scholar, given in Angelis, Marcello de, ‘Presenza di Rossini a Firenze e in Toscana durante l'epoca granducale’, Bollettino del Centro rossiniano di studi, [17] (1977), 57.Google Scholar

31 ‘La musica rossiniana’, in L'arte, 27 and 31 05 1854 (given in de Angelis, 59).Google Scholar

32 Hiller, , ‘Plaudereien mit Rossini’ (see n. 3), 45Google Scholar (‘Gli scritti rossiniani di Ferdinand Hiller’, ed. Joerg, , 102):Google Scholar ‘Glauben Sie, Maestro, dass Poesie uns Musik je zu gleicher Zeit gleiches Interesse erregen können?’; Wenn der Zauber der Töne den Hörer wirklich erfasst hat … wird das Wort gewiss immer den Kürzeren ziehen. Wenn aber die Musik nicht packt, was soll sie dann? Sie ist dann unnöthig, wenn sie nicht überflüssig oder gar störend wird’.